MASSAGGIO MIOFASCIALE
Il miofasciale si pratica con le mani, gli avambracci e i gomiti, tra le manualità utilizzate troviamo l'allungamento dolce ma profondo, trazioni e compressioni. È un massaggio lento e ritmato, localizzato alla zona interessata, l'operatore muove con le dita i piani sottostanti la cute, agganciandoli e spostandoli trasversalmente alla linea del tessuto interessato. Questo tessuto può andare incontro a "densificazioni" che ne limitano la normale mobilità, dando così origine a problematiche muscolari, articolari, posturali e tessutali in generale.
Molto usato nell'ambito sportivo e rieducativo, risulta essere un ottimo trattamento a scopo preventivo e anche in età infantile.
Effetti
Il tessuto connettivo, si spande ed avvolge tutto il corpo, questo complesso di membrane trasmette ogni minima tensione a tutto il corpo. Lavorare sulla decontrazione della fascia significa intervenire direttamente sulla postura con tutti i benefici che ne derivano. Il massaggio miofasciale è in grado di riequilibrare gli squilibri fasciali e risolvere dolori muscolo-articolari. È un modo per sciogliere le rigidità posturali e le abitudini fisiche che abbiamo sviluppato.
Questa tecnica ricrea le condizioni e le capacità di scarica delle tensioni acute e croniche accumulate, creando le basi per il rilassamento ed il riallineamento dell'intera postura corporea. Aumenta l'apporto ematico migliorando il deflusso venoso e linfatico, restituisce scorrevolezza ai tessuti e quindi modifica la percezione di rigidità e di dolore, inducendo un progressivo rilasciamento della componente fasciale, liberando così i muscoli e gli organi dalle costrizioni associate alla densificazione del connettivo.
Ha un azione profonda sull'organismo chiamando in causa anche il sistema vegetativo tanto da provocare stati di profondo rilassamento, per questo deve essere applicato con le dovute conoscenze.
Controindicazioni
Storia
Il termine "massaggo connettivale" fu coniato dalla Dicke, fisioterapista tedesca, che praticando frizioni profonde sulla regione sacrale del suo corpo per alleviarne il dolore, riscontrò un notevole miglioramento della sintomatologia dolorosa.
Già Head per primo, nel 1898, aveva riscontrato nelle lesioni degli organi interni iperestesia al tatto, alla pressione e alla temperatura, nonchè dolori spontanei in zone della cute innervate dallo stesso metamero del viscere ammalato; egli chiamò queste zone "punti massimali". Anche MacKenze aveva riscontrato un aumento della tensione e della sensibilità profonda di alcuni muscoli in corrispondenza di malattie di organi interni.
Le osservazioni di questi autori costituiscono la base della medicina massoterapica di cui il massaggio connettivo è forse l'espressione più completa.
Principi
L'applicazione di questa particolare tecnica di massaggio porta alla normalizzazione della tensione elastica e alla scomparsa di ogni reazione anomala dei tessuti.
Il livello di spostamento dei tessuti si classifica in tre forme:
Spostamento superficiale
Spostamento medio
Spostamento profondo
È stato riscontrato che, dopo un trattamento connettivale, una vasodilatazione più evidente di quella ottenuta con agenti farmacologici. Il massaggio connettivale trae efficacia da stimoli cutanei e sotto-cutanei di zone riflessogene e dipende dai rapporti dell'innervazione che provengono dallo stesso livello metamerico tra tessuti cutanei ed organi viscerali.
L'applicazione connettivale risulta molto utile nelle malattie degli organi interni, soprattutto di natura funzionale. I tessuti sani si solleveranno con facilità di 2-3 cm in avanti e in alto, mentre se c'è un aumento della tensione dei sottocutanei circostanti, i tessuti si solleveranno con minor intensità rispetto a quelli normali.
Effetti
Il massaggio connettivale grazie alle particolari manovre che utilizza ha quindi la capacità di stimolare la circolazione a livello locale, e di apportare così maggior ossigeno alla parte trattata. Le reazioni del tessuto connettivo al massaggio possono spaziare dal prurito più o meno intenso ad ecchimosi più o meno estese che appaiono solitamente alla prima seduta. In alcuni casi possiamo avere delle reazioni neurali, quali sudorazione e palpitazioni ciò avviene per la diretta dipendenza dal sistema neurovegetativo.
Controindicazioni
Il massaggio connettivale è controindicato in caso di: febbre o influenza in fase acuta, problemi cardiaci gravi, indigestione, diarrea, vomito, infiammazioni cutanee evidenti, bruciature.
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